L'AMERICA E L'EUROPA: CAMBIERANNO I
MODELLI DI RIFERIMENTO? SIAMO DI FRONTE ALLA CRISI DELLA DEMOCRAZIA?.
3
Aprile 2003
Si dice che tutto il male non vien per nuocere. Questa guerra ci
ha permesso di conoscere una diversa America, sia agli alti livelli
della politica e sia al livello della gente.
Stiamo conoscendo meglio un continente forse troppo a lungo
idealizzato... quella idealizzazione che deriva dal guardare le cose
troppo a distanza.
A dire il vero l'America non ha mai avuto solo una faccia, la faccia
bella, la faccia della libertà e della democrazia e delle pari
opportunità. In realtà - e non è necessario
essere degli studiosi di storia americana o di letteratura americana per
vedere e sapere qualcosa anche dell'altra America - molti film ce ne
hanno parlato - .
Esiste una America dove le opportunità non sono affatto pari.
Una America che ha sempre sofferto e che continua a soffrire.
Ventenni, uomini e donne, che si arruolano nell'esercito per un
disperato bisogno di soldi, per campare, per poter sfamare la famiglia.
Il soldato Jessica, liberato, diventerà un'eroe non vi è
dubbio, questa ragazza avrà l'esistenza cambiata da questa
guerra, possiamo esser certi che non avrà più problemi di
denaro nella vita... scriverà libri, diventerà un
importante personaggio... altro che diventare maestra. Ma tutti gli
altri?
Io vedo un paese dove le disparità sono fortissime, dove
studiare costa sempre di più e per certe famiglie diventa un
costo insostenibile, dove curarsi la salute diventa parimenti cosa
quasi riservata ai ceti abbienti, vedo una società sempre
più divisa in classi. Tutto ciò mi spiace per gli
Americani... ma io sono italiano e la mia maggior preoccupazione
è per una Italia che si sforza di copiare quel modello di
società e che tende a riprodurre un modello sociale ormai
diventato asfissiante per molti americani che da anni scappano in
Europa ed in Italia alla ricerca di uno stile di vita più umano
e vivibile.
Certo abbiamo cose da imparare dagli Americani, la cooperazione, la
intraprendenza la fiducia nei propri mezzi e nella propria bandiera. Ma
proprio per questo penso che gli Italiani dovrebbero puntare sulla loro
identità e sulla loro bandiera. Ci sono cose poi in America che
non vanno copiate affatto, in quanto in Europa siamo molto più
avanti. Cose non da poco. il modello sociale ed il modello culturale.
L'Europa ha dei valori suoi propri che l'America... ed ora ne abbiamo
avuto persino la riprova... non immagina nemmeno.
Non parliamo poi della nuova destra Americana e della Amministrazione
Bush che crede ancora di mettere a posto il mondo alla maniera del buon
John Wayne. Altro che poliziotto del mondo. Il poliziotto agisce su
mandato. Domanda, interroga, magari perquisisce; la polizia non spara
mai per prima... spara solo per difesa. Dunque cosa c'azzecca la polizia
con la guerra?
Assistiamo tutti i giorni ad una propaganda filoamericana su tutte le
reti veramente indegna. E sia chiaro questa non è una critica
all'America, questa è una critica alla pochezza di noi Italiani,
alla nostra autonomia di pensiero, alla nostra televisione coi suoi
ospiti dalle idee preconfezionate, pagati per dire quattro
banalità mentre nel contempo pubblicizzano i loro quotidiani,
periodici e libelli vari.
Difficile in questa situazione sfuggire al pessimismo; difficile non
pensare che in fondo questa guerra, come tutte le guerre... alla fine
piaccia un po' a tutti... dato che tutti chi più chi meno hanno
qualche soldo in più e un po' di celebrità in più
da mettersi in tasca... mentre chi sta al fronte (o non solo chi sta al
fronte) cade e mentre chi sta a casa, davanti alla televisione, vorrebbe
solo avere diritto ad una informazione un po' più equilibrata...
a delle notizie meno inquinate, meno tendenziose. Ma si sa i tempi
cambiano... è finita l'epoca del giornalista super partes... del
professionista serio ed equilibrato... dello storico competente....
dello stratega che è tecnico e non anche affiliato politico.
Tutto questo forse dimostra già come anche i miei quarant'anni
scarsi cominciano ad essere troppi. Sono cresciuto con valori
già troppo diversi da quelli che oggi si affermano ovunque.
La mia ammirazione per natura va ai grandi artisti... ai filosofi, ai
filologi... a chiunque dimostri una semplice qualità in via di
estinzione e che si chiama onestà intellettuale.
Qualità che oggi non vale più niente per nessuno se non
qualche povero obsoleto come me.
Quello che gli intelligentoni odierni non capiscono è che tutto
questo essere di qua o di là oltre a non aiutare a capire le
cose... non giova nemmeno alla credibilità di nessuno.
Abbiamo assistito a centinaia di ore di dibattito inconcludente ma
nessuno che abbia mai posto il problema della crisi e del possibile
regresso delle democrazie.
Chi appoggia l'intervento dice: il principio forse è sbagliato
ma il merito è giusto.
Chi non lo appoggia dice: il merito sarebbe giusto se anche il
principio lo fosse.
Questo è un gatto che si morde la coda, o se preferite una
tagliola ed in mezzo cosa c'è se non la democrazia stessa? Un
comportamento democratico sul piano estero, dell'America sarebbe stato
sottoporsi alla votazione dell'ONU e nel caso di non maggioranza
astenersi dal fare la guerra.
Dunque la "democratica America" in questo caso non ha agito
democraticamente ed ha anzi avvertito che questo tipo di comportamento
potrebbe ripetersi.
Sul piano interno certamente la democrazia Americana appare ben
salda... tuttavia l'arresto di centinaia di manifestanti per noi europei
non è certo un bello spettacolo. Forse dovremmo dedurne che il
nostro concetto di democrazia non è esattamente uguale a quello
che ha l'America.
Contemporaneamente il Sig. Schifani esponente del Governo lancia a
Porta a Porta una imbarazzante - per tutti gli italiani - domanda ad un
giornalista tedesco, "Ma in Germania le manifestazioni contro il governo
ci sono?", come dire che manifestare contro il governo è
vergognoso. Il giornalista tedesco per nostra fortuna si è
trattenuto dallo sbellicarsi dalle risa e si è limitato a
rispondere che "si ovviaamente le manifestazioni ci sono".
Ma allora "la domanda sorge spontanea"... quale democrazia si ha in
mente per il futuro? Una democrazia dove manifestare è proibito?
Lasciamo perdere e torniamo al tema degli schieramenti:
stiamo costruendo un nuovo mondo (decostruendo quello ereditato) in cui
chi parla, da qualunque parte stia, sarà ascoltato sempre meno
per quel che dice e sempre più valorizzato dalla parte per cui lo
dice. Il dialogo vero scomparirà forse dalla faccia della terra
e resterà solo la beneamata polemica, anzi la polemichetta da
quattro soldi. Qualsiasi falsificazione storica diverrà
possibile ed avremo presto libri di "storia" che dicono bianco laddove
altri dicono nero, il tutto per amore delle nostre "disinteressatissime
opinioni".
Insomma stiamo creando alacremente un alveare a misura d'ape regina.
Un nuovo bellissimo meraviglioso mondo dove tiranni e potenti "nuovi
democratici" potranno proliferare e contendersi la felicità loro
e degli altri comodi e scomodi coinquilini, anche a colpi di polverine
cosmetiche irritanti se necessario.
Massimo Pierini
associati@macciosoft.it