IL MANDARINO CINESE
Alla scoperta deI kumquat, il mandarino cinese

I kumquat, o mandarini cinesi, sono agrumi di piccole dimensioni e sono originari della Cina. Oggi si possono coltivare anche in Europa, sotto forma di diverse varietà: tonde, ovali, variegate, ecc. In Italia si trovano in genere quelli di forma allungata, con la buccia arancione liscia e molto profumato.

Il loro sapore è così dolce e delicato che il frutto va praticamente mangiato intero. La raccolta di questi kumquat avviene da fine novembre fino a febbraio, ma nei nostri mercati li troviamo quasi esclusivamente durante le feste, perché vengono considerati un frutto porta-fortuna.

Oltre ad avere un ottimo sapore da crudi, si possono preparare caramellati, canditi o ancora si possono trasformare in marmellate. Un’idea originale li vede come sostituti della classica oliva nel Martini delle feste. 

       

Il mandarino cinese detto comunemente Kumquat è un piccolo arbusto (chiamato anche fortunella) appartenente alla famiglia delle Rutaceae, la stessa degli agrumi; si presenta di forma compatta, se lasciata crescere spontaneamente può raggiungere i quattro metri d'altezza; presenta dei rami leggermente spinosi con foglie lanceolate, i frutti di piccole dimensioni sono molto succosi e dolci simili ad un piccolo arancio o mandarino, da questo il nome comune mandarino cinese, il colore del frutto varia dal giallo pallido all'arancione acceso, e viene prodotto da Novembre fino a fine Febbraio. Coltivare in vaso il kumquat è una pratica molto diffusa nei nostri giardini, oltre al consumo del frutto viene usata come pianta ornamentale, apprezzata per essere una sempreverde, regalando un tocco di vivacità ai giardini Italiani. A differenza dei comuni agrumi sono piante molto più rustiche, hanno la grande capacità di resistere a temperature inferiori ai -10° entrando in uno stato di semi riposo vegetativo, arrestando la produzione di gemme e la formazione di germogli.

Il trapianto in vaso di piantine di mandarino cinesi, innestate su pianta di arancio amaro, viene effettuato a fine inverno inizio primavera per permettere un maggiore attecchimento, in vasi di diametro il doppio di quelli al momento dell'acquisto in vivaio. Sul fondo del vaso viene messo uno strato di argilla espansa per permettere una maggiore circolazione dell'acqua ed evitare i ristagni, essendo la causa principale di marciumi radicali. Sullo strato di argilla espansa adagiamo le radici della pianta e riempiamo il vaso con terriccio soffice e poco alcalino.
Subito dopo il trapianto annaffiare abbondantemente per permettere alla pianta di prendere confidenza con il nuovo ambiente. In primavera all'interno dei vasi aggiungiamo dello stallato ben maturo per aumentare la fertilità del terreno, del concime a base di azoto, fosforo e potassio per una maggiore vigoria delle piantine e anche piccole quantità di concime a base di ferro e magnesio per ottenere un colore più vivace delle foglie.


Nel periodo di maggiore siccità, quindi primavera - estate le piantine necessitano di abbondante annaffiatura, per permettere al kumquat di accrescere i propri frutti.  Il mandarino cinese ha bisogno di 5-6 ore al giorno di sole diretto e nel periodo estivo di temperature medie tra i 25° e i 30°Nel periodo invernale quando la temperatura scende di molti gradi sotto lo 0, è bene coprire la pianta con teli o ripararla all'interno di abitazioni.




Se desiderate un Mandarino Cinese, avete a disposizione tre possibilità. La prima è provare a far crescere la pianta utilizzando i semi, vi sembrerà sicuramente l'opzione più "divertente", ma purtroppo è quella meno indicata. Infatti questo alberello, difficilmente nasce dal seme e ammesso che ciò succeda, non si può assolutamente essere sicuri riguardo la qualità della pianta e del frutto. La seconda opzione è valutabile nel caso abbiate già una pianta di questo genere e ne desideriate una seconda, oppure se avete qualche parente o amico che vi può regalare un ramo dalla sua. Stiamo parlando dell' innesto. Infine, anche se vi sembrerà la cosa più banale, ciò che garantisce un risultato migliore è acquistare direttamente una pianta, presso un vivaio o talvolta anche nei grandi supermercati.

Ora che avete la vostra pianta, dove posizionarla? L'ideale è un bel vaso di terracotta, grande ma non troppo, altrimenti la pianta crescerà con molte foglie e pochi frutti. Il Mandarino Cinese può essere piantato anche in terra, ma soltanto se abitate nel sud Italia, in regioni dal clima mite e soleggiato. Per quanto riguarda ulteriori cure, dobbiamo aggiungere che per l'annaffiatura non ci sono tempi precisi, ma basta tastare il terreno col dito; se è umido aspettate, mentre dategli l'acqua se è secco in superficie. Ne potete dedurre che in inverno andrà bagnato molto meno spesso. Non necessita di particolari accortezze per la potatura, infatti basterà soltanto tagliare i rami secchi o quelli disposti male, evitando di tagliare interi rami a meno che non siano malati; potate il vostro alberello prima della ripresa vegetativa.

Il Mandarino Cinese va rinvasato ogni 3-4 anni quando è giovane, ogni 5-6 da adulto, utilizzando terreno per agrumi acquistabile presso qualsiasi vivaio; l'operazione va effettuata in primavera.  Verso Aprile potete concimare la pianta utilizzando un concime per agrumi; sulla busta troverete anche tutte le indicazioni necessarie.  Approfondimento Come coltivare i mandarini (clicca qui) Ripetete l'operazione a Settembre.  Vedrete che gustare i frutti del vostro alberello, cresciuto con cura, sarà una grande soddisfazione!.